- Diletta, dovevo darle da tempo questo piccolo oggetto che ho preparato per lei -
Diletta non avrebbe voluto accettare, ma proprio per evitare una prevedibile protesta di Damiano che avrebbe richiamato la curiosità della gente, fece un piccolo sorriso e accettò il dono mormorando un timido grazie. Era arrossita visibilmente, ma il velo aveva nascosto quasi per intero la sua emozione.
Anche Damiano era rientrato rapidamente nell'officina per non dare nell'occhio, ma era stato felice che Diletta avesse accettato il piccolo dono per il quale aveva lavorato per mesi nei ritagli del suo lavoro normale.
Diletta aveva nascosto con gesto tranquillo il pacchetto nell'ampia tasca del suo saio, riprendendo il passo normale. Ma dentro di sé sentiva l'anima in subbuglio e il cuore le batteva a ritmo frenetico. Aspettò di essere completamente sola nella sua cameretta per aprire l'involto, e quando nella scatolina vide il riflesso smeraldino della piccola e preziosa collana, provò un'emozione grandissima . Il primo suo impulso fu quello di nascondere il dono, ma una forza incontenibile la indusse a indossare immediatamente la collana sotto il saio e la maglietta intima, in modo che nessuna sorella la potesse vedere.
Avrebbe mantenuto il segreto per sempre, oppure si sarebbe disfatta di un dono così significativo? Per il momento l'avrebbe tenuto nascosto proprio per evitare uno scandalo: l'errore era stato quello di accettarlo, ed ora doveva cercare di non mostrarlo ad alcuno. Sentiva dentro di sé una voce segreta e fortissima che le diceva di tenere caro quel dono, perché il destino aveva deciso per lei.
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