domenica 7 febbraio 2010

Nella trappola

Lo abbiamo difeso fino all'ultimo, ma dopo la sconfitta col Catania Ballardini è indifendibile. Piano piano, pareggio dopo sconfitta, sconfitta dopo pareggio, ci ha fatto cadere nella trappola.
Non credo che potrà difenderlo Lotito: gli ha dato i rinforzi che voleva, e neanche questo è servito.
Cambiare, presto. Non cambiare, a questo punto, significa continuare a grufolare nella stessa brodaglia. Dal 30 agosto 2009 (successo a Chievo), in 21 partite Ballardini ha vinto solo due volte, pareggiato dieci e perso ben 9 volte. Un bilancio di assoluto fallimento.
Ballardini ha avuto a sua disposizione cannonieri come Rocchi, Zarate, Cruz e Floccari, che l'anno scorso hanno segnato più di 35 reti nelle rispettive squadre, e quest'anno sono andati a segno appena 10 volte. Comunque la rigiri, Ballardini è riuscito a bagnare le loro polveri, e sarebbe delittuoso lasciare che in queste ultime quindici giornate le cose continuino così.
Rivolgo una sola domanda a Lotito: vuole che la Lazio si salvi con Dino Zoff, o con uno come lui, o che retroceda con Ballardini?
Il momento è arrivato. Nella trappola ci siamo, e non potrà mai essere Ballardini a tirarci fuori. Occorre un galvanizzatore, che ridia coraggio e fiducia ai giocatori, che riporti Ledesma al suo posto, che riprenda a far giocare il nostro attacco. Tra gli altri, c'è anche uno Zeman sulla piazza.
Ballardini, calmo e placido, nel dopo partita ha detto che la Lazio ha fatto un bellissimo primo tempo, che ha avuto cinque o sei occasioni (come dire: colpa loro!), e che nella ripresa al Catania è bastata una sola azione. Guarda caso, a metterla a segno è stato proprio quel Maxi Lopez che noi abbiamo scartato quasi con disprezzo. E peccato che a darci lo spintone dentro la fossa siano stati proprio due allenatori lazialissimi come Marcolin e Mihajlovic. Quest'ultimo avrebbe potuto benissimo essere al comando della nostra formazione: bella, molto bella sulla carta, penosa in campo. Vendetta della lazialità frustrata?
Quanta pena ci ha fatto la solitudine assoluta di Claudio Lotito in tribuna, nel finale della partita.Non c'era proprio nessuno a condividere responsabilità con lui.
Eppure, mi sembra già di saperlo: Lotito si terrà il suo Ballardini, anche se non pare aver molte capacità di crearsi attorno simpatie e di portare quel pizzico di fortuna che nel calcio è tanto necessaria. Lotito si terrà il suo Ballardini: ma allora se lo terrà per la serie B. E noi sapremo in modo assoluto chi è colui ( o i due colui ) che ci hanno condannato alla serie B.
Non dite che ci salveremo domenica a Parma: proprio non ci crediamo.
La Lazio brucia. Si doveva arrivare a questo. A bruciare i sedili dello stadio, atto scriteriato e da disperati. Quante speranze, quanti sogni sono andati a fuoco, in questi pochi mesi, all'Olimpico!

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