Sarà Edy Reja, vecchia guardia furlana, a condurre la Lazio in salvo. Lo speriamo tutti, anzi ne siamo convinti. Benvenuto colui che, con una serie di miracoli, in un paio di stagioni riportò il Napoli dalle paludi della C allo splendore del massimo campionato. Lo ringraziamo anche per aver lasciato l'Hajduk di Spalato rescindendo il contratto con un po' di dispiacere, rendendosi disponibile con la Lazio fino al giugno 2011.
Diamo un grosso punto di merito a Claudio Lotito, che finalmente ha avuto il coraggio di rinnegare le sue convinzioni e di licenziare Davide Ballardini prima che fosse troppo tardi.
Edy Reja ha una personalità ben diversa da Ballardini: duro in campo, amico fuori del campo. E' quello che i giocatori vogliono, è il ruolo del padre severo e comprensivo nello stesso tempo. Reja ha normali capacità e sa far giocare la sua squadra senza bizantinismi, con semplicità, chiarezza e duttilità. Non è un testa dura come Ballardini, si piega alle situazioni e non prende impuntature. Si adegua. Cosa che Ballardini non ha saputo fare, spesso facendo violenza alle caratteristiche tecniche dei suoi uomini. I tifosi laziali non perdoneranno mai al testardo Davide il ripudio della coppia Rocchi-Zarate, una delle più forti della nostra storia ultracentenaria.
Forza Edy! Facci rivedere un po' di gol. A partire da domenica a Parma, contro un avversario che negli ultimi tempi sta facendo peggio di noi, e che oltretutto sarà reduce dalla faticaccia del recupero con l'Inter al Meazza questo mercoledì, nel quale dovrà impegnarsi per cercare di strappare qualche punto prezioso.
Una parola ai tifosi più accesi della Lazio: comprendiamo il loro stato d'animo esasperato, non comprendiamo i sedili bruciati e i cancelli sfondati, anche se la sitazione drammatica può in qualche modo giustificarli. Mai violenza: con la civiltà e le spiegazioni intelligenti i risultati giusti arrivano lo stesso.
Forza Lazio: non siamo proprio in fondo al burrone, e con Reja abbiamo la possibilità di risalire pian piano verso la zona salvezza. Ovviamente stringendo i denti e mettendoci entusiasmo e grinta. I mezzi tecnici ci sono, e come!
Civiltà vuole che rivolgiamo infine un saluto cordiale anche a Davide Ballardini, dopo tante parolacce e insulti. Ma sbagliando s'impara, e vedrete che la prossima sua avventura sarà più consapevole e ragionevole.
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