venerdì 26 febbraio 2010

Ma perché ce l'hanno tanto con Lotito?

Addirittura il tifo organizzato. Addirittura lo stadio deserto. Addirittura un danno di milioni per fare "bù" a Claudio Lotito. Peggio di un povero negro. Che bel modo di dire grazie a chi ci ha salvato.
Ma che vogliono? Vogliono solo cacciare Lotito, vogliono solo che la barcaccia della Lazio precipiti in mezzo alla tempesta da cui nessuno potrà salvarla.
C'è pronto un altro Lotito che possa strappare le redini dalle mani di questo povero uomo, lasciato solo nella tempesta?
Chi organizza questo tifo esasperato non ricorda i giorni veramente bui, quelli di Cragnotti in galera, quelli della Lazio con 250 miliardi al passivo, che ora grazie a Lotito stiamo pagando a rate di milioni di euro che dureranno ancora decenni. Non ricorda le bugie di Chinaglia, ai limiti della truffa e del malaffare: a lui sì, si crede: a Lotito no.
Dov'è quest'uomo disposto ad accollarsi miliardi di debito per mettere le mani sulla Lazio? Su questa Lazio che si dibatte nei gorghi della retrocessione, che non ha in vista nessuna Coppa e nessun trofeo dal quale ricavare proventi, per poter disporre dei pacchetti di miliardi televisivi?
Accontentiamoci soltanto di salvarci, e poi, francescanamente, risalire la via che porta pian piano verso l'alto, quando avremo finito di pagare i peccati di altri peccatori.
Lo scudetto? Sogno solo per Paperoni miliardari, disposti a decurtare il patrimonio familiare come ha fatto anche la nostra buona vicina di casa Rosella Sensi. Vedete come anche la Juventus non può più cullarsi sui miliardi degli Agnelli e degli Elkan, e come finirà per sudarselo, quello spicchio di gloria calcistica.
Noi non abbiamo nè petrolieri nè fazendieri, nè padroni del cinema nè banchieri servizievoli: ci tocca accontentarci della buona volontà e del sano senso del risparmio di Claudio Lotito. La piazza non passa altro. Magari ci fosse anche per noi un Santo Patrono di alte sfere: il nostro cielo non è l'Empireo, ma solo il pallido cerchio della Luna.

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