Lazio brava a Firenze: se avesse avuto Floccari e Baronio, sono convinto che sarebbe passata. Purtroppo, la Coppa Italia se n'è andata, e ora non rimane che difendere una cosa, che insieme si chiama onore e si chiama serie A.
Con l'Atalanta che ha pareggiato a Bologna nel recupero, la soglia della serie B ora resta a soli 3 punti: da qui l'importanza vitale dell'incontro di domenica all'Olimpico col Chievo. Se si vince, tutto torna a posto; in caso contrario, la difesa del posto nella massima categoria sarà veramente dura e impegnativa.
Col Chievo andremo in campo certamente stressati dalla gran fatica di Firenze, mentre i clivensi saranno freschi e distesi, e fruiranno del rientro di quel Pellissier che spesso ce le ha suonate: ricordate lo 0-3 dello scorso campionato?
Floccari non ci sarà neanche domenica, e per vincere occorrerà un vero miracolo di volontà. Basteranno quattro giorni di distensione per ritemprare le energie? Fortuna che rientrerà Baronio e che forse potremo disporre anche di Cruz.
Zarate e Rocchi il loro dovere a Firenze lo hanno fatto, con due gol meravigliosi che per poco non ci hanno fatto rientrare in partita: ma in difesa siamo stati spesso distratti, e Mutu non ce l'ha perdonata, con una doppietta e un assist a Kroldrup.
Proiettandoci nel futuro, ora si aspetta l'arrivo di un buon difensore centrale, di un vero sostituto di Baronio e di un vero tessitore di centrocampo alle spalle del duo Floccari-Zarate. Con tre veri rinforzi, e con un calendario che si prospetta favorevole con dieci incontri casalinghi e solo otto trasferte, a nervi distesi la lotta per la salvezza potrebbe essere anche agevole, tanto più che ora dobbiamo pensare solo al campionato, poichè con la Coppa Italia se n'è andata definitivamente la possibilità di un posticino in Europa League.
Da Firenze con onore. Verso il Chievo con umiltà.
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