martedì 13 novembre 2012

Lazio: come nasce una bella squadra

Con pazienza certosina, racimolando un giocatore per volta, rovistando tra i residui del mercato giocatori in scadenza di contratto, Lotito e Tare sono riusciti a metter su una squadra bella, forte, qualche volta un po' tropppo disinvolta ma poi subito pentita e pronta a tornare alla realtà di chi deve lottare giorno per giorno per conquistarsi la pagnotta.
Trovi un Klose e sei completamente ripagato da un grande atleta dalla volontà di ferro e dalle idee cristalline. Insegui un centrocampista arretrato che ragiona, e trovi un Ledesma che ti dà sicurezza per dieci anni. Cerchi un portiere che fu grande e che speri di riportare alla bravura di una volta, e trovi Marchetti. Un Profeta che t'illumina il campo, e vai a pescarlo in Brasile al momento giusto: Hernanes sarà grande per altri sette/otto anni. Tra i residui di mercato peschi un Candreva, lo ricompri pezzetto per pezzetto e ne tiri fuori un giocatore da nazionale. Quanti sono? Klose Marchetti Ledesma Hernanes Candreva sono già mezza squadra, potente! Poi aggiungi un Mauri che riesce a vincere col cuore e con l'anima battaglie tremende, un Lulic che hai avuto l'annuso e la fortuna di pescare su un mercato secondario come quello svizzero  e ti ritrovi un campione. Mauri e Lulic portano a sette lo scheletro di una grande formazione. Ricostruisci Radu, tieni a galla due vecchi ed esperti difensori come Biava e Dias, rilanci Konko, ed ecco fatta la formazione tipo, quella che ci sta dando soddisfazioni alla grande.
Poi hai un Diakité, un Ederson da rilanciare, un Onazi che cresce, uno Zarate che non devi buttar via, un  Brocchi che sarà ancora utile, e così pure Floccari e Rocchi. Stai mettendo su anche la squadra di Europa League, fatta di rincalzi validi e di affidamento, tra i quali spicca un Kozak cannoniere di calibro europeo alla sua giovane età. Chi manca? Bizzarri, Cavanda, e qualche ragazzo buono per il futuro come Rozzi e Cataldi. Sanno pescare bene, con occhio vigile e intelligente, Lotito e Tare. E questa Lazio racimolata con pazienza certosina prende volto e consistenza fino a salire tra le grandi del calcio italiano.

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